Per chi cerca dei paesaggi diversi dal solito ma neanche molto lontani, questa cittadina d’arte e bellezze naturali si trova vicino Desenzano, sulle sponde del Garda bresciano.
Un piccolo gioiello tra le tipiche colline moreniche e il lago, dominato da monumenti ormai storici come la Rocca e la cupola di San Giovanni. Per chi si chiede cosa c’è da vedere a Lonato, beh, c’è solo l’imbarazzo della scelta…
Indice dell'articolo
Visitare la Rocca di Lonato e il centro storico
La storia medievale di molti borghi sul Garda, rivive anche in questa cittadina, che oggi mantiene il suo centro storico sotto l’ala protettrice dell’antica fortezza.
Questo castello è sicuramente una delle attrazioni più importanti da vedere a Lonato, e fu costruito insieme al borgo intorno all’anno Mille sulle pendenze del monte Rova. Un ottimo punto per dominare la pianura bresciana e la sponda del Garda.
In realtà questo parte collinare era abitata fin dalla preistoria, passando poi sotto la dominazione romana, testimoniata da diversi scavi archeologici. La zona più antica si trovava dove ora il borgo si stringe intorno alla Pieve di San Zeno, costruita nell’alto medioevo insieme alle mura e ad un piccolo castello.
Quello che vediamo oggi, la Rocca di Lonato, è l’evoluzione di questa struttura difensiva che ebbe sempre più importanza. Nel periodo longobardo, infatti, il borgo si ampliò e divenne più ricco, oltre che politicamente importante. La Rocca e le mura servirono in seguito a difendersi dagli Ungari, e pian piano in una vera fortezza – molti furono gli assalti alla cittadella fino all’epoca moderna.
Nella trasformazione, l’architettura mostra mura imponenti, 11 torrioni, tre porte. La posizione segue il profilo della collina per mantenere la vista di sorveglianza privilegiata sul territorio. L’antica vedetta oggi è diventata un turistico Belvedere, dove si svolgono anche delle osservazioni astronomiche importanti, oltre agli eventi locali.
La Casa Museo del Podestà
Un altro luogo interessante da visitare a Lonato del Garda è questa casa, costruita nel Quattrocento come casa del rappresentante della Repubblica di Venezia (che da quel periodo ebbe il controllo su Lonato e molti territori del Garda, fino al Settecento).
Le sue mura furono colpite nel 1797 durante la Battaglia di Lonato tra l’esercito francese di Napoleone, e l’esercito austriaco.
Quando Bonaparte cedette la Repubblica di Venezia agli austriaci, questa casa divenne una caserma, per poi essere abbandonata fino ai primi del Novecento.
Fu allora che la acquistò il deputato Ugo da Como, il quale eseguì subito dei restauri per farne un edificio di memoria storica. Divenne presto una casa-museo, abitata dalla famiglia fino al 1944, e poi trasformata in un luogo pubblico, unafondazione e biblioteca che raccoglie circa 50.000 volumi. Tra le più notevoli raccolte bibliofile del settentrione comprendente incunaboli e manoscritti – si trova qui anche una prima edizione stampata della Divina Commedia nel 1487 e il libro a stampa più piccolo al mondo, una lettera di Galileo Galilei a Cristina di Lorena (1615)!
Non solo, la Fondazione Ugo da Como raccoglie all’interno anche arazzi, statue, antiquariato di pregio e porcellane pregiate, vasi e strumenti di antica farmacia.
La Casa del Podestà si trova all’interno di un complesso monumentale che comprende anche la Rocca Viscontea, dichiarata monumento nazionale nel 1912.
Il Duomo di Lonato
La chiesa è dedicata a San Giovanni Battista, e risale al Trecento – negli anni in cui fu distrutta l’antica Pieve e l’antica Lonato.
Il nuovo sito ospitò questa costruzione, che fu ricostruita varie volte e oggi si presenta con uno stile seicentesco barocco,e sulla facciata campeggia il simbolo di Lonato, un leone rampante con 3 gigli e 2 chiavi. Oggi il Duomo di Lonato è una basilica minore dal 1980, e svetta con la sua cupola, che raggiunge un’altezza di 60 metri!
La Torre Civica di Lonato
Dalla metà del Cinquecento questa torre si staglia nel centro storico con il suo profilo di mura merlate e l’orologio. Era stata costruita per poter suonare al meglio le campane civiche, e dopo qualche secolo di onorato servizio fu restaurata alla fine dell’Ottocento dall’architetto Antonio Tagliaferri.
Si può arrivare in cima dopo aver percorso 150 scalini, e scoprire un panorama spettacolare, sul borgo detto la Cittadella, i suoi vicoli…
Dai suoi 55 metri di altezza, è detta Torre Maestra, suonavano le 3 campane che scandivano la vita del paese e ci si affacciava per sorvegliare i dintorni.
La cella campanaria ha delle finestre a bifora, e un tempo aveva un cupolino eliminato alla fine dell’Ottocento. Le campane ospitate si dividono tra quella maggiore che suona le ore, la campana media che suona i quarti d’ora e quella piccola che suona in occasione dei lutti. Oggi il meccanismo sonoro è diventato elettrico, mentre un tempo qui abitava il campanaro che seguiva anche l’orologio, presente fin dalla fine del Cinquecento.
Un altro luogo storico dell’antico borgo è la piazza del Comune, dove si trova il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, e anche la Colonna veneziana, con il Leone di San Marco che governò Lonato per 3 secoli circa!
Il Lido di Lonato del Garda
Si tratta di una piccola spiaggia sul lago dove si può prendere il sole noleggiando ombrelloni o lettini, pedalò, canoe oppure rifocillarsi al ristorante.
Nei pressi, c’è anche un Parco Acquatico La Quiete, che è solo un assaggio del parco di Gardaland non molto lontano dal Lonato.
Cosa vedere nei dintorni? Il borgo di Drugolo
Oltre alla Rocca, esiste anche un’altra fortezza che non si trova troppo lontano dal centro di Lonato. In un piccolo borgo, Drugolo, si arriva a vedere da fuori questo antico castello, oggi di proprietà privata e non raggiungibile da molto vicino. È interessante comunque scoprirne il territorio e la storia, anche perché Castel Drugolo ha un’origine probabilmente longobarda, con un convento annesso.
Fu nel Trecento che vennero ricostruite le sue mura, e il castello divenne dimora di diversi nobili locali, o proprietà di alcuni più noti come i Malatesta e i Vimercati.
Si presenta oggi come un castello di pianta quadrata, mura con merli ghibellini, e un suggestivo ponte levatoio.