Come molte altre fortezze del territorio del Garda, anche questo castello fu costruito probabilmente nel X secolo, come reazione alle invasioni ungheresi.
Ancora oggi domina dalla sommità del paese di Soiano del Lago, collegato al borgo tramite un viale alberato veramente piacevole da gustarsi con una passeggiata. Se un tempo era un punto strategico del Garda per gli avvistamenti, oggi questo territorio si rivela con la sua vista scenografica sul lago e sulle colline moreniche della vicina Valtenesi.
Mura e torri a Soiano, per il sistema difensivo
L’altezza su cui fu costruito era quella adeguata: circa 200 metri di altezza, con una pianta quadrata e un’alta muratura, in diversi punti costruita con pietre e ciottoli legati da malta.
Forse si basava su una struttura difensiva già esistente su questa sponda occidentale del Garda. Secondo alcuni studiosi l’attuale complesso fortificato di Soiano deriva da diverse costruzioni iniziate fin dall’epoca romana e proseguite nell’alto medioevo.
Se in tempo di pace il castello era usato dai notabili come sede per amministrare la giustizia, o per l’elezione dei consoli comunali, in tempo di guerra, come abbiamo detto, rappresentava un rifugio sicuro per la popolazione del borgo e delle campagne circostanti.
La cinta muraria del castello, un tempo merlata, era stata concepita con la presenza di una torre quadrata e un’altra trapezoidale. Una delle torri che era in passato la principale guardia della fortezza, nel XVII secolo fu trasformata nel campanile della vicina chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo – e funge da torre-orologio. Era probabilmente la torre d’ingresso originaria, che dominava il paesaggio della Valtenesi e permetteva il contatto visivo con i vicini castelli.
Per chi arrivava a Soiano del Lago, l’accesso al maniero avveniva da ovest, attraverso la vecchia porta e la torre-campanile, accanto alla quale è ancora visibile il passaggio pedonale, ora murato. Sopra le due porte si vedono anche i segni delle strutture che tenevano il vecchio ponte levatoio dove probabilmente passavano di preferenza i carri per entrare nella cittadella fortificata.
Altre torri difensive erano presenti lungo le mura, e quella a nord è ancora oggi ben conservata. Ogni torre era dotata di feritoie, per la difesa dall’interno, mentre oggi a quella settentrionale si può accedere e ammirare, in modo molto meno guardingo, il panorama sul Garda e sulle colline.
Dentro il castello
Superati due piccoli cortili dotati di un secondo passaggio protetto, si entra dentro un ampio spazio, circa 1000 mq, che era pensato per accogliere i carri e gli abitanti di Soiano in occasione di possibili assalti.
Oggi in questo spazio si svolgono eventi e spettacoli, e tutte le mura del castello di Soiano diventano uno scenario per la vita sociale, specialmente in estate.
Ogni evento è gestito dal comune di Soiano del Lago, dato che dal 1985 il castello è stato donato al bene pubblico dai precedenti proprietari, la famiglia Omodeo-Salè. Questa casata aveva restaurato la fortezza in precedenza dopo le ingiurie del tempo dal medioevo ad oggi, e una targa sull’ingresso del castello testimonia i lavori di ripristino. A livello architettonico, infatti, la cinta muraria si era preservata abbastanza bene, e mostra ancora oggi i segni della merlatura di un tempo.
Tutto il resto, restaurato al meglio possibile, è ancora oggi un luogo suggestivo dove sentirsi parte di un passato in cui il Garda era oggetto di continue invasioni.