Sopra una collina che va verso la Valtenesi, discendendo verso il lago, puoi scoprire il centro storico di Moniga del Garda, e il suo (piccolo) castello. Un antico porto sulla sponda bresciana, con lunghe spiagge di ciottoli, accoglie ogni stagione molti visitatori per trascorrere le loro vacanze in spiaggia. Eppure, nel centro storico c’è altro da scoprire, dalle stradine strette al Castello di Moniga del Garda, sulla sommità della collina.
Attenzione però: non aspettatevi una visita da 30 minuti o 1 ora, questo piccolo borgo incastonato tra le mura è visitabile in 5 minuti a piedi, con la possibilità di fermarsi al bar sottostante con vista lago: questo è infatti quello che faccio ogni qual volta passo da queste parti, aggiungendoci una visita all’altro (vicinissimo) castello di Padenghe.
La storia della rocca difensiva del Lago
Questo castello fa parte della rete di fortezze costruite intorno alla fine del X secolo, quando questa zona fu minacciata dalle incursioni barbariche. Collegato al castello di Padenghe e ad altri in Valtenesi, costituiva un sistema di comunicazione e difesa attraverso cui si inviavano segnali di pericolo a vicenda, fino alla città di Brescia.
Anche se la zona è stata popolata tramite palafitte probabilmente già nell’età del bronzo (circa 1800 anni avanti Cristo), è nel medioevo che il comune si amplia. Nella seconda metà del XII secolo diventa un feudo dei signori locali, poi della Repubblica di Venezia, agli austriaci e, infine, rientrò nello stato italiano.
Il Castello di Moniga segue le vicende del borgo, ma non è stato mai abitato veramente: era considerato un rifugio sicuro, dove in caso di pericolo si rifugiavano gli abitanti e i contadini del territorio. Non essendo mai stato assaltato, data la sua posizione non strategica, per questo il maniero è oggi ben conservato a livello architettonico!
Il borgo fortificato di Moniga, infatti, è ben conservato nella pianta originale e nelle strutture murarie, dato che non è stato un palazzo signorile (come nel caso delle forte dei Della Scala sul Garda).
Questo castello-rifugio, si presenta come un quartiere residenziale nel cortile interno, un’aggregazione di case pensate per il ricovero di persone, cibo e animali in caso di pericolo. La vecchia torre accanto alla porta d’ingresso è stata trasformata in campanile con orologio. Era un richiamo della vicina chiesa di San Martino, che risale al XV secolo, e rappresenta una delle chiese più antiche della Valtenesi.
Le ricostruzioni del borgo-fortezza dal Trecetno
Nei pressi del castello di Moniga vengono coltivati dei vigneti da secoli, e per questo, nonostante la fortezza fosse stata per un periodo abbandonata dopo le invasioni, i pastori e contadini del circondario la usarono per accampamenti periodici.
In seguito furono ricostruite le parti danneggiate, nel XIV-XV secolo, e tutte le strutture oggi visibili risalgono probabilmente a queste sistemazioni. Dai merli ghibellini alle case interne del borgo-fortezza, costruite su un perimetro di circa 300 metri con tanto di orti.
Oggi il terreno intorno alla rocca e alle mura, che era un tempo agricolo, è diventato un parco pubblico, in cui si organizzano anche eventi durante l’estate. Uno scenario suggestivo, da fiaba, che riporta ad un medioevo sul Garda che qui a Moniga si può rivivere, soprattutto nella stagione di brume e nebbie…
Perché visitare Moniga del Garda e il suo castello
Oltre alla presenza del bellissimo castello, questa è una delle zone vitivinicole più note del Lago di Garda. Le uve sono quelle del celebre vino Chiaretto, coltivate e pigiate per la gioia di tutti gli estimatori dei vini locali. Si tratta di un vino rosato, già vino DOC nel 1967, che ben si presta ad esaltare i sapori della gastronomia locale tra pesce di lago, polenta, formaggi, burro e miele.
Potrai immergerti in un paesaggio tra il lago, vigneti, oliveti e la splendida natura che si snoda lungo una strada di questa zona, percorribile in circa 10 chilometri. Questa strada panoramica per arrivare a Salò, si inerpica in altura e consente di vedere degli scorci indimenticabili di questo territorio.
Un altro panorama si intravede meraviglioso dalla parte più antica del borgo, la località Pozzo, dove tra le strette stradine si ammirano gli scorci del lago…
Una curiosità su Moniga? Si pensa che il suo nome derivi da quello della dea greca Diana Munichia: a lei, secondo la leggenda, sarebbe stato dedicato un santuario in questa zona. Un altro dio a proteggerla era sicuramente l’antico Benacus, da cui il lago prende il nome, riportato in una lapide votiva – forse di due pescatori salvati dai pericoli del lago.
Moniga è un luogo sicuramente affascinante, protetto non solo dal castello ma anche dagli antichi dei del Garda!