Fondata nel X secolo, Lazise rappresenta una delle cittadine più antiche d’Italia. Al 983 risale un documento dell’imperatore Ottone II, che ne attesta un’amministrazione autonoma, dovuta probabilmente alla sua ricchezza commerciale. Praticamente, Lazise è noto come il più antico Comune d’Italia!
Già, perché questo lembo di terra sul Garda, ci riporta ad un’epoca in cui i borghi erano snodi del traffico di derrate alimentari e prodotti, e il lago era un luogo di passaggio e comunicazione importante… Da qui nascono anche gli edifici doganali, il porto, la cinta muraria della città vecchia che la difendeva, e il cosiddetto Castello di Lazise.
Il sistema difensivo per proteggere Lazise
Le mura del borgo di Lazise racchiudono il vecchio porto, che un tempo era uno sbocco militare fin dall’XI secolo.
Nel 1193 Lazise passò sotto il Comune di Verona, ma conservò molti dei suoi privilegi e sicuramente le sue fortificazioni. Ancora più prestigiosa, a livello di baluardo, arrivò la ristrutturazione che oggi conosciamo come il Castello Scaligero. Costruito dai Della Scala, signori di Verona, il maniero era uno dei tanti sistemi di difesa del territorio eretti tra il XII e il XIII secolo.
La prima cosa che colpisce, visitando Lazise, è che il borgo si trova circondato da antiche mura trecentesche rinforzate da torri, e solo in un punto diventa un vero e proprio “castello”. La torre principale o mastio, così come le strutture annesse, è stata oggetto di restauro per portare di nuovo alla luce l’antico borgo medievale.
Si entra dalla Porta del Leone, detta così perché su un lato dell’ingresso si nota un bassorilievo del leone alato di San Marco – simbolo della Repubblica Veneziana. Un’altra entrata al borgo può essere quella di Porta San Zeno, dove è rappresentato il santo patrono di Verona. Il castello vero e proprio e il borgo anticamente erano protetti da fossati, controfossi e ponti levatoi.
Una volta nel borgo, subito si può ammirare la cinta muraria che nel 1329 fecero costruire Alberto II e Mastino II, della famiglia Della Scala. Le fortificazioni delle mura, e le torri, furono costruite e ricostruite con ciottoli, pietre e pochi strati di mattoni.
Le torri merlate una volta erano circa una ventina, ma oggi ne sono rimaste molte meno nel camminamento murario. In ogni caso, mura e torri si trovano in un discreto stato di conservazione, e sono un ottimo esempio di fortificazione tipica dell’epoca degli scaligeri.
La fortezza dei Della Scala a Lazise
Il castello vero e proprio, fu ricostruito da Cansignorio nel 1375 e terminato da Antonio e Bartolomeo II nel 1381.
All’epoca risale anche la torre del Cadenon, eliminata nel 1939, ma che resiste nella memoria degli abitanti, che rivivono la torre nella festa popolare nota come Palio della Cuccagna di Cadenon: si svolge ogni anno lì dove sorgeva la torre medievale.
Il mastio del castello, invece, è il più imponente nel panorama di Lazise, con una torre merlata, caditoie e sistemi difensivi collegati al bastione con un ponte levatoio. Erano presenti anche botole e scale, e nella piazza d’armi erano presenti le residenze del castellano e la caserma delle truppe.
Quando il borgo passò sotto il potere della Repubblica di Venezia, il castello di Lazise divenne la dimora del cosiddettoCapitano del Lago. Dopo alcune vicissitudini legate alle lotte territoriali dei Visconti, il castello perse d’importanza e anche il porto militare di Lazise venne parzialmente interrato.
Visitare il Castello di Lazise? Privacy, please!
Lo troviamo oggi all’interno di un bellissimo parco, con le sue torri maestose, ma ora il maniero è di proprietà privata, e può essere visitato solo dall’esterno.
La sua storia, infatti, a metà dell’Ottocento diventa la storia del conte Buri, che acquistò il castello e iniziò il suo restauro, anche creando il romantico giardino ricco di piante e cespugli. I successori, i conti Bernini, continuarono il lavoro su mastio, cortili, due recinti murati e sei torri. Ancora oggi la rocca di Lazise è privata, e chi desidera vederla può percorrere via Castello e raggiungerla con una bella passeggiata.
Magari dopo si può continuare una passeggiata sul lungolago di Lazise, che si estende verso Bardolino e fino a Garda, magari verso altri castelli sul Benaco…