Non è un vero e proprio maniero dei sogni, come ci si aspetterebbe da queste parti, ma la fortezza di Bardolino si mostra ai visitatori nelle sue rovine, per immaginare come poteva essere un tempo!
In questo territorio, in cui la presenza umana è testimoniata fin dalla preistoria, il primo insediamento fortificato risale probabilmente all’alto medioevo, quando il Re d’Italia Berengario I fece costruire diversi sistemi difensivi alla fine del IX secolo. Oggi, vediamo cosa ne rimane…
La Storia: una rocca di difesa contro gli Ungari
Come molte altre fortezze del territorio gardesano, anche il Castello di Bardolino nasce per respingere gli assalti delle popolazioni barbariche, e difendere gli abitanti del lago in caso di attacco.
Fu intorno al X secolo il periodo in cui sorsero diversi fortilizi sul Garda, e anche se il cosiddetto castello di Bardolino ha le sue prime documentazioni più tardi (intorno al 1100) probabilmente sorse già prima. Queste rocche furono in seguito “terreno fertile” per una loro ricostruzione all’epoca della dinastia Della Scala (signori di Verona) tra il Duecento e il Trecento.
Anche in questo caso, sembra che il maniero di Bardolino fu rifatto e ampliato dagli Scaligeri, e venne eretta eretta latorre scaligera che ancora oggi vediamo svettare nel paese.
Quando si entra a Bardolino ci si rende conto che molte parti dell’antico castello sono ormai inglobate nel tessuto urbano, così come le mura che circondavano il borgo; un tempo erano rinforzate da torri merlate, camminamenti e spalti per fare la guarda al territorio.
Sappiamo come poteva essere la sua forma originale grazie ad una mappa datata 1439, che riporta un comune “blindato”, a forma quadrata. Il borgo era stato circoscritto dai Della Scala all’interno di mura e con la torre di avvistamento sempre all’erta. In questo modo, il territorio era protetto ma poteva aprirsi sul lago.
Le porte d’accesso a Bardolino
All’epoca il castello era anche circondato da un fossato, e il suo accesso era garantito dalla porta San Giovanni a nord, e alla Porta Verona a sud. Il borgo di Bardolino era, quindi, stretto tra il porticciolo, la piazza, le porte e le torri, comprendendo le chiese antiche di San Zeno (IX secolo) e San Severo (XI-XII secolo).
Oggi, invece, vediamo i resti del castello tramite l’alta torre scaligera all’interno del borgo, le porte, la torre sul lungolago, ormai troncata dal tempo rispetto alla sua altezza originaria con le probabili merlature.
La demolizione delle mura di Bardolino, per esempio, avvenne col tempo quando il paese iniziò ad espandersi e le minacce di invasione cessarono. Il fossato venne ricoperto, e solo la forma delle strade ripropone l’antico tracciato.
La Torre di Bardolino
Per un periodo, la Torre Scaligera è stata anche uno spazio espositivo per mostre ed eventi artistici. Dalla sua prima destinazione come torre di avvistamento per il nemico, e oggi rovina di un antico passato, era diventata un locale dove si poteva gustare l’eno-gastronomia locale (è celebre il vino Bardolino!) e vivere il territorio anche tramite concerti oppure incontri culturali.
Al di là della destinazione della torre, l’arte a Bardolino è un punto di attrazione anche per la celebre Chiesa di San Zenofuori le mura, un vero gioiello dell’architettura di epoca carolingia in Italia. La sua pianta ricalca quella della croce latina, e mostra decorazioni all’interno; dai capitelli secolo agli affreschi sempre del IX secolo con una Madonna e San Pietro.
Altri affreschi medievali si trovano nella chiesa di San Severo, costruita con architettura romanica nell’XI secolo, e dotata di un campanile molto particolare.
Per chi vuole approfondire le altre architetture civili, invece, a Bardolino si trovano anche diverse ville con giardini come la Villa Carrara Bottagisio sul lago (ora sede del comune), e la villa Guerrieri Rizzardi con uno splendido spazio verde intorno, dove rigenerarsi!